ConsigliTech Info

L’app che alcuni preferiscono a Whatsapp: Signal.

0
Signal Icon

Negli ultimi giorni i download di Signal sono aumentati del 4200%. E questo anche grazie alla campagna delle Big Tech contro Donald Trump, favorendo la crescita di altre app di messaggistica.

Cos’è?

Nasce nel 2013 dopo diversi scandali sulla privacy delle persone, soprattutto negli Stai Uniti.

Cominciarono a nascere decine di iniziative per garantire il diritto alla privacy sul web e una di queste fu proprio Signal, che si è dall’inizio distinta per la privacy che dava ai propri utenti. La prima versione ufficiale dell’app venne rilasciata nel 2014, l’anno in cui WhatsApp sarebbe stata comprata da Facebook per 19 miliardi di dollari. Basta pensare, che, alla pubblicazione, era già Open-Source (codice sorgente pubblico), cosa che neanche attualmente è scontata.

Come funziona?

Appena eseguito il download dell’app, disponibile sia per Android che per iOS, si accede a una piattaforma che ricorda molto quella delle altre chat già note.

Con qualche differenza. Prima di tutto per accedere a Signal viene richiesto un ulteriore Pin di sblocco, così da impedire a terzi di accedere alle nostre chat.

Ogni volta che si invia un messaggio si può scegliere se farlo attraverso l’app o attraverso i tradizionali (o forse ormai antiquati) Sms.

L’app è aperta alla possibilità di mandare foto e video ma anche di inviare messaggi temporanei. In ogni chat con un utente è possibile decidere di impostare un tempo limite per i messaggi che va dai 5 secondi a un settimana.

Scaduto il timer i messaggi si cancellano automaticamente, nulla di nuovo, ma funzionalità sempre ben apprezzate.

Perchè scaricarla?

Signal è un’app gratuita ed è gestita da un’associazione no profit che si occupa prima di tutto di protezione della privacy. Gli unici dati che la Open Whisper Systems dichiara di conservare nei suoi server sono quelli che indicano il momento in cui un utente ha deciso di creare il suo account e il suo ultimo accesso alla piattaforma.

Le chat quindi sono protette anche nel caso in cui i suoi utenti dovessero finire sotto indagine. L’azienda non può consegnarle perchè nemmeno gli sviluppatori possono accedere. Se volete poi un ulteriore grado di sicurezza, per ogni conservazione potete recuperare un codice di sicurezza da confrontare con la persona con cui state parlando, rendendolo sicuramente molto sicuro.

Per questo articolo è tutto, se riscontri problemi o se qualche passaggio non ti è chiaro non esitare a contattarci su Telegram, per farlo premi il seguente link – – – > bit.ly/technoagegroup

 

Tutti i coupon in un’unica estensione!

Previous article

Sei un universitario? Allora leggi questo articolo!

Next article

Comments

Rispondi