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Whatsapp: nuova “truffa del codice a 6 cifre”

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Sta circolando intensamente anche in Italia la cosiddetta truffa del “codice a 6 cifre”, un raggiro messo in atto su WhatsApp e che sta interessando migliaia di utenti.

La truffa del “codice a 6 cifre”  di  Whatsapp  sfrutta il codice univoco (costituito appunto da sei cifre) necessario per il trasferimento rapido dell’app di messaggistica quando cambiamo lo smartphone o il numero di telefono, infatti, i criminali faranno una richiesta di accesso vera e propria al vostro account e le persone dandogli le cifre è come se dessero le “chiavi per aprire la vostra porta di casa”.

I criminali che fanno questo, non lo fanno solo per infangare la reputazione o per disprezzo, ma per andare alla ricerca di dati sensibili come carte di credito e altre credenziali per poi sfruttarlo a proprio piacimento.

Cosa fare nel caso ci facessero una richiesta del genere?

  1. Non fornire mai i propri dati personali per telefono o via mail, anche se chi ci contatta si qualifica come amico, conoscente, o operatore del nostro istituto bancario, e anche se ci viene richiesto di cambiare la nostra password perché si è verificato un tentativo di accesso anomalo al nostro conto online;
  2. Non cliccare mai su link presenti in sms e mail che sembrano provenire da persone o enti (banche, società) a noi noti. Quei link possono contenere software malevoli in grado di impossessarsi di tutti i nostri dati, documenti, informazioni, presenti sui nostri device, o indirizzarci su siti-clone che, una volta raccolti i nostri dati personali e finanziari, spariscono nel nulla;
  3. Proteggere i nostri account online con la cd. verifica in due passaggi o autenticazione a due fattori, in questo modo il criminale si troverà a dover inserire un’altra password prima di entrare
  4. Quando ci si deve disfare di documentazione cartacea che contiene dati ed informazioni personali, distruggerla evitando che possa essere
  5. Evitare di archiviare su dispositivo portatile (PC, smartphone o tablet) i propri documenti identificativi, sanitari, finanziari o bancari. Se necessario, archiviarli solo su PC “proteggendoli” con un codice di accesso;

Per questo articolo è tutto, se riscontri problemi o se qualche passaggio non ti è chiaro non esitare a contattarci su Telegram, per farlo premi il seguente link

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